‘L’informatica è umanistica’. Articolo apparso su MagIA, 13 ottobre 2024


 

L’articolo, apparso su MagIA, rivista digitale promossa da SIpEIA – Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale, tratta di un argomento che mi sta molto a cuore – non solo perché l’Informatica umanistica è  stata oggetto del mio del mio insegnamento universitario.

Qui l’articolo.

Di seguito una sintesi di alcuni degli argomenti trattati. 

Informatica Umanistica: qualcuno sostiene che si tratta di una espressione vetusta, che dovrebbe essere sostituita dalla modernissima ‘Digital Humanities’. Spiego in questo articolo la povertà delle Digital Humanities, e la ricchezza dell’Informatica Umanistica.
Si dice di solito che l’Informatica Umanistica si dedica a predisporre strumenti informatici per cultori delle discipline umanistiche: hardware e software ad uso editoriale, di biblioteche e musei; supporti informatici per ricerche storiche, linguistiche, o filologiche. Oppure si pone l’accento sulla divulgazione della conoscenza attraverso media informatici. O ancora si guarda alla codifica digitale di testi prima appoggiati su supporti cartacei; e in genere alla codifica digitale di parole, suoni, immagini.
L’informatica Umanistica è molto di più. Permette di collocare i concetti, i costrutti che sono il pane quotidiano dei cultori dell’informatica e della computer science nel quadro storico e culturale nel quale i concetti e costrutti stessi sono stati generati e si sono evoluti.

Possiamo dire che l’Informatica Umanistica è la necessaria lettura critica della Computer Science e della cultura digitale.

Così l’Informatica Umanistica può anzi essere intesa la miglior formazione per qualunque professione nel campo della computer science: sia si tratti di impieghi di ambito aziendale, sia di carriere nel campo dell’accademia e della ricerca.
I Corsi di Laurea in Informatica Umanistica sono promossi da Dipartimenti umanistici, ma la loro collocazione più conveniente sarebbe invece presso i Dipartimenti di Informatica.
La continua evoluzione delle tecnologie fa sí che ciò che conta è essere preparati a cogliere gli aspetti essenziali e ad apprendere rapidamente. A questo fine, una preparazione umanistica è sicuramente un fattore efficace, un importantissimo acceleratore.
E ancora: l’informatica umanistica riporta con i piedi per terra: il protagonista di questa storia è uno solo: l’essere umano. Nessun essere umano si merita di essere ritenuto passivo ‘utente’. L’essere umano che costruisce macchine destinate ad essere usate da altri esseri umani merita una formazione che gli ricordi la sua appartenenza all’umanità.