Le scelte morali degli esseri umani e l’intrinseca povertà delle macchine. O l’Intelligenza Artificiale come imbonimento delle folle e propaganda. Ore 18.30-20, 26 maggio 2020


Martedì 26 maggio ore 18.30-20 ha avuto luogo questa conversazione virtuale. Qui il video dell’incontro.
Invitato da Marco Calzolari, partecipo volentieri all’incontro a distanza promosso da Drink for Brain.
Con Alessandro Giaume, Francesco Varanini, Pierluigi Fasano, Ivan Ortenzi, Leonardo Furio, Andrea Faré, Giorgio Barbetta, Marco Mario Faita, Fabrizio Ciceri.
Incontri e confronti sono sempre costruttivi. Certo è che, come ho scritto a Marco, il titolo –La ‘macchina morale’ e l’errore umano: AI e valori– è difficile da digerire. O meglio: va senz’altro rovesciato.
Qualche tecnico o guru del digitale d’oltre Atlantico -al cui cospetto molti senza motivo si inginocchiano- vorrebbe costringerci i cittadini ad accettare ‘decisioni morali’ prese da ‘macchine intelligenti’. Si dice ai cittadini: vergognati, appartieni al genere umano, noto per i suoi errori. Affidati dunque ad Intelligenze Artificiali!
E’ pura propaganda, è imbonimento delle folle.
Conviene lasciar da parte la comoda definizione ombrello Intelligenza Artificiale, e dire di volta di che si tratta in concreto: Machine Learning, o che altro. Conviene parlare di tecnica e di politica e di strategia. Da esseri umani consapevoli. Mettiamo in campo la nostra personale etica, prima di metterci a ragionare su un’ipotetica etica posseduta da una macchina.
Dunque, dal mio punto di vista, rovescio il titolo così: Le scelte morali degli esseri umani e l’intrinseca povertà delle macchine. O l’Intelligenza Artificiale come imbonimento delle folle e propaganda.