Presso la Casa della Psicologia, spazio culturale permanente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, Piazza Castello 2, Milano, parlerò, insieme a Gabriele Caselli, il 21 ottobre 2019, ore 21-23, a proposito dell’etica delle professioni psicologiche.
Qui la locandina in formato pdf
Partecipazione gratuita aperta a tutti. Si chiede di segnalare la presenza con una email a casadellapsicologia@opl.it.
Argomenti usati nella presentazione dell’incontro:
Tra gli elementi costitutivi dell’identità di una professione, l’etica occupa una posizione centrale in ragione del fatto che l’azione professionale è svolta da esseri umani nei confronti di – per, a favore di, con – altri esseri umani, e che tale azione carica chi la svolge di responsabilità ampie su processi ed effetti solo in parte prevedibili.
L’etica professionale si assume il compito di indicare ai gruppi professionali e ai singoli individui il quadro di riferimento di questa assunzione di responsabilità in termini di limiti, ambiti, regole, standard operativi, scenari possibili ecc.
La domanda che nasce in tempi, come i presenti, di vaste e profonde trasformazioni del contesto sociale, culturale, economico, tecnologico è: in quale misura individui e gruppi che intendono continuare a esercitare la propria attività pur in condizioni diverse da quelle vissute fino a un passato anche recente devono ridefinire le condizioni che regolano la loro azione professionale? Quali sono i criteri che possono guidare la scelta fra seguire, assecondare le trasformazioni, e interpretarle, tentare di influenzarle, governarle? Come si individuano i limiti, i rischi, le aree da preservare e quelle sulle quali esercitare uno sforzo di cambiamento? E come – e in quale misura – è lecito, per i professionisti, spostare i confini delle proprie comfort zones?
Tra le professioni psicologiche, oggi almeno due tra le principali – la psicoterapia e la psicologia del lavoro e dell’organizzazione – sono di fronte a questi interrogativi. I motivi sono numerosi e sono riconducibili alle dinamiche sociali che riguardano comportamenti, richieste, attese di utenti, clienti, committenti.
Quali orientamenti e suggerimenti sono oggi possibili?
Tenendo presenti questi interrogativi, proporrò stimoli per una riflessione presentando due analogie: la professione del formatore, e la professione del tecnico progettista di mondi digitali. Qualche spunto in merito si trova qui. Altri spunti vengono dall’esperienza maturata come Direttore Scientifico di Assoetica.
L’incontro è condotto da Franco Del Corno e Dario Forti.
Trovate qui traccia di quello che ho detto nel corso dell’incontro. Ho proposto tre avvicinamenti all’etica: Etica della fedeltà a sé stessi; Etica della congettura; Etica della cittadinanza. In tutti e tre i casi l’avvicinamento si sviluppa tramite una narrazione.