Risorse Umane & non Umane, 22 settembre 2012 a Roma


Undici tappe. Nell’ordine: Napoli, Ancona, Bari, Genova, Bologna, Udine, Milano, Firenze, Torino, Verona, e ora, infine, Roma.
Rileggo ora le parole con le quali avevo immaginato, all’inizio dell’anno, questo percorso – una sorta di prosecuzione sul territorio della rivista Persone & Conoscenze..
“Ogni azienda, è una rete di storie. Ognuno – dall’Amministratore Delegato ad ogni impiegato ed ogni operaio- racconta il mondo dal suo punto di vista. L’azienda esiste e funziona se siamo capaci di narrare in modo efficace e personale. E allo stesso tempo, se siamo disposti ad ascoltare le narrazioni altrui.  Ognuno di noi, quale che sia il ruolo che ricopre, è anche e sempre un narratore. Di noi, si conosce il nostro modo di esprimerci. E in cuor suo ognuno di noi sa che la narrazione ha senso se non esclude l’autobiografia – se dà spazio al ricordo delle esperienze passate, alla riflessione sul presente, agli impegni presi ed alle speranze coltivate guardando al futuro.
Se l’azienda è una ‘rete di storie’, il Direttore del Personale è ‘colui che cuce il canto’: a lui compete raccogliere, in un insieme dotato disenso, le diverse narrazioni. Perciò possiamo dire che ogni Direttore del Personale è un buon narratore, ed un buon ascoltatore di storie.”
Spero che in tutte le tappe, ed ora a Roma in quella conclusiva, chi ha partecipato abbia trovato qualche occasione di riflessione. Qualche spunto per ragionare su come lavoriamo, su ciò che potremmo fare allargando un po’ lo sguardo, andando oltre le consuetudini.