Bloom!: spero una nuova vita per un luogo di incontro virtuale


E’ in linea dal marzo 2012 la nuova versione di Bloom!. Tutti siete invitati a partecipare al progetto. Ognuno ha qualcosa da dire sul mondo del lavoro e delle organizzazioni.
Bloom! è luogo di scambio e di condivisione di conoscenza  a proposito del mondo del lavoro e delle organizzazioni, del management e della formazione, della cultura d’impresa e dell’autobiografia personale e professionale.
Bloom! è, almeno in apparenza, un sito web, in linea della fine del 1996. Sono passati, da allora al momento in cui scrivo, sembra impossibile, 16 anni. Ma i progetti che nella nostra vita hanno senso sono fiumi carsici, che appaiono e riappaiono in momenti diversi. In realtà, se torniamo sulla nostra  storia personale, possiamo osservare come sono pochi i progetti che portiamo avanti. E, appunto, li portiamo avanti lungo l’arco della nostra intera vita.
Per anni, Bloom! -credo di poterlo dire- è stato un luogo unico nel panorama dell’informazione su ciò che accadeva nelle organizzazioni, e su come a partire dalla riflessione sul lavoro e sul management si potesse allargare lo sguardo a ragionamenti più vasti. Ciò che nessuna rivista sarebbe stato pubblicato, su Bloom! trovava spazio. Un esempio per tutti: la pagina sul Bingo delle cazzate, che resta dopo tanti anni una delle più visitate.
Quando abbiamo pensato Bloom! -la storia, abbastanza ben raccontata, spero, la trovate qui in forma scritta e qui in forma orale– dare vita ad un sito web non era una cosa semplice come oggi. C’era bisogno di qualcuno che trasformasse i testi in html, si era ben lontani dal disporre di Content Management System -come il WordPress che sto usando in questo momento-, strumenti che permettono ad ognuno di pubblicare testi sul web, senza che necessitino per questo particolari conoscenze tecniche.
Nel 1997, quando Bloom! ha preso la forma che è rimasta immutata fino ad ora, non esistevano nemmeno i blog: quel particolare tipo di sito web fatto di articoli che si accodano l’uno all’altro, impilati secondo la data. Eppure già dall’inizio così era Bloom!.
Un altra caratteristica formale, strutturale, di Bloom! mi pare degna di essere ricordata. E’ riassunta nel sottotitolo: ‘Frammenti di organizzazione’. Queste parole -di Novalis- riassumono bene, mi pare, l’idea di come la conoscenza si costruisce attraverso il World Wide Web: senza una struttura data a priori, la conoscenza si accumula a partire da frammenti. Ma poi -attraverso i tag apposti ad ogni oggetto di conoscenza, attraverso il lavoro che svolgiamo per mezzo del motore di ricerca- la conoscenza ci appare -momento dopo momento- organizzata in modo adeguato alle nostre aspettative e ai nostri bisogni.
Un altro aspetto voglio ricordare qui: Bloom! ci parla di come siamo tutti autori e lettori. Tutti viviamo esperienze di lavoro, tutti abbiamo qualcosa da dire a proposito delle organizzazioni. Se i libi e le riviste restano comunque mezzi legati ad una idea di scarsità, il World Wide Web rende veramente a tutti possibile di essere autore.
Quindi ‘frammenti di organizzazione in doppio senso’: frammenti di una lettura delle organizzazioni che ogni giorno abbiamo sotto gli occhi lavorando, e frammenti di un processo continuo di costruzione di conoscenza.
La nuova versione di Bloom permette, attraverso la finestra di ricerca, in alto a destra sulla barra, di accede a tutto il materiale accumulato nel corso degli anni.
Per lunghi anni il sito è stato aggiornato settimanalmente, da me, Francesco Varanini, con il supporto -necessario data la struttura tecnica del sito- del Web Master Maurizio Carrer. 515 aggiornamenti dal 2 novembre 1998 -il momento in cui Bloom! ha raggiunto la sua forma stabile- al 12 settembre 2011 -data in cui l’aggiornamento è stato sospeso in attesa della nuova versione-, sono stato marcati da una frase della settimana.
Poiché niente succede per caso, riporto qui la prima frase e l’ultima

“Io spero che voi andiate giù immediatamente, urlando ordini a destra e a manca, anche a costo di dare ordini sballati. Noi non pretendiamo che dei gatti combattano contro i giaguari e vincano. Ci aspettiamo solo che facciano del loro meglio, e che tentino”.
Robert A.Heinlein, Fanteria dello Spazio, 1959

“Knowing and its object are completely unified”.
Nishida Kitaro

La nuova versione, realizzata da Damiano Ceccarelli e Luca Frediani, è pronta ad ospitare i vostri contributi.